Dal mito e dai ghiacci nasce Fyrir Ìsland: Puma forgia nella tradizione la nuova potente identity de "I nostri ragazzi''!
(Reykjavík), lì 25 Agosto 2020 - Partiamo per il nostro "viaggio al centro della terra''...
Prima degli Europei 2016 l’Islanda calcistica era considerata come la cugina povera delle nazionali nordiche che nel corso degli anni hanno avuto exploit più o meno rilevanti, come non ricordare la Danish Dynamite dell’Europeo del 1992.
Invece dopo la qualificazione ad Euro 2016 è arrivata anche la prima qualificazione ai Campionati Mondiali di Russia 2018 dove per esempio mancava l’Italia.
Se avete voglia potete andare a rileggervi il nostro articolo relativo alle maglie Erreà dedicate alla qualificazione di Euro 2016 della nazionale islandese, articolo che oltre alla presentazione della maglia cercava di sviscerare il percorso fatto dai lungimiranti islandesi per uscire dal cono d’ombra delle Cenerentole europee e diventare una realtà del calcio europeo.
Considerando che l’Islanda è un paese di circa 300000 abitanti e quindi i giocatori sono molti di meno, i risultati da loro ottenuti non possono essere parametrati a quelli delle grandi potenze calcistiche mondiali, ma sono da leggere con occhi diversi…diciamo che è come se il Valur Reykjiavik arrivasse alla fase a gironi della Champions League.
Prima di tuffarci più nella nuova era; (anche presentata con l'ormai celeberrimo "hastag off'' #NEWLEVEL), ci sembra giusto, però, fare una, seppur rapida, recensione storica della maglia da calcio dei "Strákarnir okkar'', in Oppi, l'idioma locale, più familiarmente "considerati'', come (I nostri ragazzi).
Spaginiamo dunque questo curioso "almanacco'', quasi fotografico.
L'Islanda scende tradizionalmente in campo con una divisa ove il colore dominante è l'azzurro. Col passare del tempo sono entrate in uso quali tinte complementari anche il bianco ed il rosso, così da richiamare i colori della bandiera nazionale.
Tra le divise più iconiche vi sono quelle sfoggiate ad Euro 2016 e al mondiale 2018, entrambe prodotte dall'italiana Erreà: la prima composta da un kit blu con una fascia rossa bordata di bianco verticale sul lato, che sfuma con un gioco di pointsrism a screziare lo stemma della federazione, la seconda ugualmente blu con maniche raglan adornate da un motivo sfumato nei tre colori della bandiera nazionale; idealmente esse evocavano i geyser, peculiare fenomeno geologico islandese. Complice la contestuale crescita del livello della squadra, si è verificato un aumento esponenziale di richieste del materiale di merchandising, obbligando ad aumentare la produzione delle divise onde soddisfare le richieste degli acquirenti.
Le divise da trasferta sono generalmente a colori invertiti rispetto alle casalinghe, pertanto su di esse domina il bianco; le terze divise, laddove previste dai contratti di sponsorizzazione, hanno visto l'adozione di soluzioni con il rosso o il nero quali tinte dominanti.
Cronologia degli sponsor tecnici ufficiali all time.
Periodo | Fornitore |
---|---|
1947–1992 | Adidas |
1993–2001 | Reusch |
2002–2020 | Erreà |
2020- | Puma |
Simboli ufficiali
Nei primi decenni di attività, la nazionale di calcio islandese ha adottato quale simbolo la bandiera nazionale, applicandola talora (con pochi orpelli) sul torso delle casacche da gioco. Nel 1973 fece la sua comparsa sui pantaloncini da gioco l'acronimo federale KSÍ, mentre tre anni dopo il logo della federazione (poi ridisegnato nel 1997) fu ricamato sul petto.
Ed allora dopo l’esperienza Erreà; la brandship tra più intriganti, performanti e durature della griffe emiliana, che onestamente ha prodotto della maglie veramente belle, sul petto dei "figli del Nibelungo'' negli ultimi 18 anni, infatti, la nazionale islandese ha ottenuto una grande attenzione da parte dei media e degli appassionati di calcio non solo per delle prestazioni incredibili, ma anche per i propri supporter, ormai conosciuti in tutto il mondo per l'iconico ''geyser sound'', un coro-applauso da stadio che ha ottenuto una popolarità virale, diventando in breve un "tormentone'', ormai celeberrimo ovunque: dopo le partite, a prescindere dal risultato, i giocatori si uniscono ai fan per continuare questa tradizione in un rituale post-partita, a dimostrazione del notevole legame che la squadra ha con i propri tifosi. ha cominciato ad essere considerata anche dai brand che ad oggi hanno in mano il 90% del “calcio che conta”.
Per la stagione 2020/2021 la maglie della nazionale islandese saranno prodotte da PUMA.
PUMA E KSI INSIEME PER CONSACRARSI NELLA LEGGENDA: ERUTTA IL GEYSER SOUND DELL'ENTUSIASMO
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Il brand tedesco di Herzogenaurach nato in concomitanza con Adidas, se non altro perché i due fondatori sono i fratelli Dassler, si è accaparrato il contratto e ha pensato di dare immediatamente una sferzata di novità per distinguersi dai precedenti prodotti.
La nuova vita della nazionale Islandese: Presentato il nuovo Crest e la nuova ID Collection di Puma per "i figli di Odino''.
La prima è più apparente novità riguarda la scomparsa del simbolo della Federazione dalla maglietta ufficiale, sostituito da un simbolo che rappresenta a pieno lo spirito islandese e che si rifà allo stemma dell’isola dove sono rappresentate quattro creature soprannaturali legate alla mistica che domina le tradizioni islandesi.
Maglie Erreà pensata per EURO 2016 con in evidenza il logo della Federazione Islandese di calcio.
La leggenda dei giacchi eterni s'incastona nel mito e scolpisce l'innovazione: Il restyling dello spirito guerriero.
Tradizione, forza, orgoglio, unità….
Risultato del lavoro iconografico e storiologico di Puma.
Puma è riuscita a stilizzare questi quattro simboli dando l’impressione al tifoso che in realtà siano un’unicum che riprende lo stemma rappresentativo simbolo di orgoglio, unità e forza.
Questo Badge è stato pensato in modo da essere perfettamente scomponibile e rendendo quindi chiaro e visibile ognuna delle quattro icone.
La maglia home pensata dal brand tedesco è prevalentemente blu con uno sfondo caratterizzato da disegni geometrici di diversa dimensione e con tonalità di blu differente, con sottili pinstripes rosse e bianche, che "lacrimano'' sul pattern frontale, creando un suggestivo e azzeccato effetto “glitch”; il colletto è a 'V mozzata', con riprese a faccettatura spessa', che sul retro cervicale reca in ricamo il motto vocativo popolare "Fyrir Ìsland'' (Tutto per te Islanda). Il nuovo crest della nazionale è in alto a sinistra, mentre il logo del brand, di colore bianco, è inserito specularmente dalla parte opposta. La bordatura delle maniche riprende la tonalità el colletto e degli shorts.
La maglia away invece è bianca con il medesimo sfondo della home quindi caratterizzato da disegni geometrici di diversa dimensione e con tonalità di bianco differente e sempre con le piccole screziature color rosso e blu royal a creare anche in questo caso, il consueto effetto “glitch”; il colletto è montato a V e lo stemma della nazionale è in alto a sinistra, mentre il logobrand tedesco, in questo applicato in blu royal, è inserito specularmente dalla parte opposta del quadrante frontale.
I pantaloncini e i calzettoni sono completamente bianchi, ma in questo caso più pulito, con un bellissimo effetto 'raglan', a finitura minimal del capo. Le logature, come plausibile sono a specchio, in positivo blu royal
Altra particolarità che Puma ha voluto inserire in questi kits, sono le font, studiate ad hoc, per numeri e nomi sulle maglie, che riprendono un particolare disegno islandese in cui si mescolano tradizioni contadine con stili moderni, il tutto in carattere minuscolo.
Si tratta di un ID "logo mooding'', che comparirà sulla nuova maglia targata PUMA, ma che verrà declinato anche in ogni aspetto commerciale e visivo, in modo da entrare in breve tempo nell'immaginario collettivo.
Diamo allora un'emozionante sbirciata, al resto dell'intera collezione concept design restyling, che accompagnerà ""Strákarnir okkar'', nelle loro nuove gesta, sportive, e non solo in campo.Ecco una veloce carrellata della brandizzazione "Per l'Islanda''; di seguito alcuni esempi emblematici di ciò che è radicato nei cuori degli islandesi, nella natura.
Il senso d'appartenenza nazionale - che si riflette sul campo attraverso un grande spirito di squadra - è uno degli aspetti su cui su fonda la comunità islandese ed è stato fonte d'ispirazione per riprogettare un crest che non era mai stato ritoccato dal giorno della propria creazione.
Ci sarebbe ancora veramente tanto da raccontare, per immergerci, ancora più in profondità, in questo straordinario viaggio, ma per esigenze di cronaca e non tediarvi, mi limiterò a stuzzicare la vostra curiosità, ricordandovi semplicemente che la nuova ID Capsule Collection di PUMA per la nazionale Islandese verrà ufficialmente presentata, (Covid permettendo), la prossima settimana, alla ripresa della nuova edizione della Uefa Europa Nations League.
A mio modesto parere Puma è riuscita ad entrare nelle viscere dell’isola vulcanica, è riuscita ad interpretare lo spirito islandese, la tradizioni e le chiare origini divine che vengono esaltate degli abitanti di questa meravigliosa terra che merita di essere scoperta, osservata e in molti casi… emulata…Che dire, a me queste maglie piacciono veramente molto.
di Fabrizio “Joshua” Roscitano.
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