L'Editoriale di ZM: La Morte del calcio? Il demone denaro stinge il fascino dalla Maglia!

 


Firenze il 20 Aprile 2021-  Cari amici di Zona Maglie, ci hanno scippato la gioia sportiva! Sapete che non siamo soliti, per etica, disquisire sul merito, di quello che andiamo a trattare; ma oggi, se conoscete un po' la nostra linea editoriale, vi rendete conto, che non potevamo rimanere inerti, difronte a ciò che sta disintegrano, il sogno, la passione, e rischia di soffocare e spegnere, tutto quello in cui tutti noi abbiamo sempre creduto è che linfa, e motore stesso, vitale, anche per noi, che siamo una piccola testate, che vive, soprattutto di passione ed abnegazione. Da circa due giorni il demone del denaro, sta erodendo anche lo sport che amiamo, nella sua accezione più limpida e pura! E' un po' come se insieme all'etica e all'amore. Andrea Agnelli e Folentino Perèz abbiano lavato via di colpo, tutto il colore delle maglie, quelle dei semplici, appassionati, del giovedì tra amici, quelle storiche, quelle che hanno dato vita ai sogni, quelle che la storia ha consacrate, quelle che erano più di una maglia, per noi adolescenti erano un'ideale: quelle, che, lo ricordiamo, i loro nonni, i loro avi, i Presidenti, quelli, per cui il calcio, era e sara sempre un'emozione viva, vivida e vivace, quella vissuta in tribuna, palpitazioni ed il cuore in gola; ed ancora quella dei malori, quelli per una maglia; per cui, da Moratti, a Galliani, passando per il mitico Costantino Rozzi, ai vari Zamparini, o Preziosi e Spinelli, quello era il calcio,vero: vissuto tutto di sangue e sudore, che era sempre una scommessa, non calcolata, e per questo il più delle volte in perdita; come quelle che tutti i fine settimana colorano le vite nei campi, e dei dirigenti del "calcio di periferia''; ecco scrivendo questo editoriale che mai avremmo immaginato, neanche nel peggiore degli incubi, riaffiorano alla mente tutte queste sensazioni, questi odori "del bello del calcio'' quello di strada, quello che si sublima nel mito della FA Cup, che sino a ieri era l'essenza, il fascino, la ragione, ed il calcio stesso! Ed invece è proprio "la patria nobile del Football'' che rinnega se stesso, con 6 delle 12 traditrici, proprio inglesi! Che tuffo al cuore!


L'infarto, c'è stato, e adesso!? Come avrebbe apostrofato, dall'alto della sua proverbiale Patriottica saggezza glam il compianto Zio di chi sta lacerando il calcio per sempre in nome della sconfinata bramosia di denaro?


    (Didascalia su Crisantemi da "L'allenatore nel Pallone'').

Stamattina, cercando le parole per metabolizzare annegare lo smarrimento in questo "gioco dell'assurdo'', sospeso tra l'irreale e il peggior incubo; ci siamo imbattuti, nel prezioso, e lucidissimo carteggio, di chi aveva iniziato con noi, questa avventura editoriale, e dopo esserci sentiti, vi riproponiamo il gran pezzo, nato, così spontaneamente da un dibattito social tra amici del nostro Chris Laurel, che crediamo possa idealmente, accomunare, stilizzare ed aprire il dibattito. Ve lo riproponiamo, così com'è scaturito dalla sua penna, in un bellissimo cluster sul quale ci siamo ritrovati in tutto e per tutto.

"Alla fine questa Super League i avremmo voluto fare, ce la siamo un po' meritata.
Credo sia la normale evoluzione e punto di arrivo (forse) del calcio che da passione vissuta allo stadio diventa prodotto da consumare in stile cinema o in tv. Infondo Era quello che volevano e, complice il Covid e gli stadi chiusi, ci sono riusciti benissimo. Da quando hanno iniziato a trasmettere le partite in pay per view la domenica sera, per poi passare agli anticipi, al doppio decoder, alle TV che hanno iniziato a decidere date ed orari, alle partite sui cellulari, agli stadi che vengono intitolati agli sponsor, alle fusioni tra squadre, ai cambi di denominazione, alle squadre che cambiano il proprio storico nome in favore di uno sponsor, alle maglie piene di sponsor, ai mondiali in inverno venduti agli sceicchi, ai calciatori che fingono di comprarsi il cartellino, alle plusvalenze gonfiate, ai calciatori superstar/divi/attori.
L'esultanza al gol però ce l'hanno lasciata... Ah no, aspetta, c'è il VAR. E pensare, c'è stata un'epoca in cui i calciatori vivevano per la maglia, non ci sono parole per questo squallore!
Il problema è che tutto ciò è stato voluto e avallato dalla UEFA/FiFA, che oggi fanno tanto le indignate.
Siamo arrivati a questo punto per la loro mal gestione delle varie squadre e competizioni.
La Super League non è che la conseguenza di tutte queste cose che ci siano fatti andar bene, digerito o mal digerito, ma che alla fine abbiamo accettato.
Questa "competizione" però mi sembra troppo: creata a tavolino da squadre blasonate e non (il Man City o il Tottenham in Europa fanno ridere a livello storico e di palmares, piuttosto il Nottingham Forest) dove non contano i meriti sportivi per parteciparvi, ma le finanze delle società ed il valore del brand.
Di questo passo le squadre finiranno non più per sfidarsi in campo, ma in borsa. Chi avrà l'andamento migliore, i titoli migliori, le quotazioni migliori, vincerà una coppa e sarà campione d'Europa o del Mondo.


Dai, il sogno di tutti è quello di vincere una competizione come Champions o Mondiale, sudandosela, QUALIFICANDOSI e vincendola. Ecco, qualificarsi, meritarsi di giocare una competizione, non giocare di diritto senza meriti sportivi. E di meritocrazia sportiva questa Super League ha ben poco, anzi niente. È una porcata assurda e, a me proprio, di seguirla non va; e con rammarico devo dire che è la fine naturale di un processo iniziato tempo fa.
Un po' come la società attuale, finiranno a fare una superlega anche lì, poi faranno una superlega della super lega e poi non rimarrà più nessuno e di tutto questo marasma ne rimarrà solo il ricordo. In un mondo che sta valorizzando sempre più i valori del "sostenibile/solidale" ...il calcio moderno mostra la sua faccia peggiore...vogliono un calcio per pochi "eletti" ...e me ne dispiace molto....lo dico da juventino, non so se riuscirò a continuare ad interessarmi ad una squadra che parteciperà a questo tipo di competizione. È una cosa ingiusta verso il resto del calcio europeo e mondiale. È praticamente un'oligarchia calcistica, per assurdo fondata da squadre indebitate fino all'osso del collo, ma protette da banche e fondi. È tutto uno schifo. Se la Super League è la morte del calcio, UEFA e FIFA sono i tumori che l'hanno provocata. Forse questa Super League con la complicità della banca JP Morgan era l'unico modo per risanare i conti. L'apice dello schifo, il punto più basso del gioco più bello del mondo.since 1963. Più che altro è il football che diventa soccer.
Sicuramente la UEFA e la FiFA non hanno fatto nulla per evitare questa deriva del calcio. Tra l'altro ho visto la riforma Champions, non va molto distante dalla Super League, perché anche con la nuova formula della Champions ci saranno inviti a squadre d'elite; ma che la facciano la super lega, che vadano a giocare tra di loro che sono le società comprate dai più ricchi in circolazione..ritornerò a guardare il campionato di serie A e la champions dopo anni e magari guarderò dei campionati più equilibrati''.
Ragazzi ricordate, qual'era l'item valoriale della Fifa, vero?

"Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada lì ricomincia la storia del calcio'',,.

                                                                                                                            (Josè Luis Borges).


(Era solo questione di tempo, novembre 1989).

Da ieri ci hanno tolto d'un tratto tutto questo! E' Sì, perché il calcio, quello autentico è poesia!
Al termine di questo lunghissimo, sofferto ed appassionato editoriale, che mai avremmo immaginato di scrivere, ribadiamo; la redazione di Zona Maglie, annuncia, come forma di boicotaggio e protesta civile, che non tratterà e non divulgherà più materiale attinente recensioni attinenti, quella "Sporca dozzina'', sino a quando speriamo, tutto vada ad una sa e logica ricomposizione; seguendo ancora con più passione traiettorie, e raccontando storie, che siano fuori da mere logiche commerciali, come d'altronde è stato sempre nella nostra, natura, nel stile, e nella nostra indole; perché per noi dentro la maglia vive molto di più; lo sapete no!


                                        (La redazione di Zona Maglie x Christofer Lorretti).

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