La "F leggendaria'' torna al calcio ed onora la Stella di Davide. Ecco le tre nuove gemme per il Maccabi Tel Aviv 2019-2020.
Tel Aviv, lì 9 Giugno 2020 - Nell'aria profumo d'un altro calcio, che spesso, si mescola con l'acredine della storia e la sopraffazione che ferisce tra la polvere e sangue persino lo sport, bene primario dei popoli.Stasera partiamo per un viaggio dei nostri : per la terra dagli aromi inconfondibili, che è essa stessa storia e crocivia dell'umanità.
Raccontiamo allora la terra promessa, al giorno d'oggi, quella "schiantata tra modernità e la contraddizione di esser terra di "confine'' tra Kibbutz, e l'eterna polveriera; (che per scelta, non tratteremo), anche se il calcio da quelle parti, spesso s'intride di quelle sfumature; noi ci planeremo sopra raccontandovi, tutto il fascino che il calcio sa svelare anche a quelle latitudini, e raccontarvi la normalità di quella zona di "Confine''.
Oggi insieme l'amico Riccardo Belardinelli, di NSS e "Il numero Diez'', voliamo nella capitale della "Terra dei Padri''.

Turisticamente il 2018 è stato un anno d’oro per Israele: secondo il Ministro del Turismo Yaariv Levin, in quell’anno la propria Nazione ha raggiunto il record storico di visitatori pari a 4,2 milioni annui. Un primato nazionale che ha reso molto orgoglioso lo Stato medio-orientale, Paese politicamente convulso e dalle contraddizioni mediatiche molto marcate. Infatti, non è un caso che Israele sia una Nazione a due facce, un po’ come le città che lo rappresentano: da un lato la moderna e avanguardistica Tel Aviv, profondamente verticale e godereccia, dall’altra Gerusalemme, tanto sacrale quanto accogliente. E da sempre, fin dalla nascita novecentesca, Israele ha sempre diviso e unito nell’ambito di una generale considerazione mondiale - che appunto, tocca i settori economici, politici e soprattutto religiosi.
Anche per questo il calcio sionista ha assunto negli anni una configurazione più nazionale che internazionale, molto più ancorata alle rivalità interne che non aperto a un miglioramento transnazionale. Nella lega Ligat ha’Al, il primo campionato professionistico nato nel 1999, giocano 14 squadre, di cui tre sono di Tel Aviv e una di Gerusalemme, e la più titolata è il Maccabi Tel Aviv, club numero 84 nel ranking UEFA e vincitore di 22 campionati israeliani. La grande rivalità dei club di Tel Aviv - ed è quì che si concentra il nucleo topico del calcio in Israele - è con il Beitar Gerusalemme, club antagonista sia in campo che fuori: politicamente infatti il Beitar è notoriamente la squadra della destra radicale, tanto che fino al 2015, come testimoniato da un ammaliante documentario del Guardian, in rosa non erano ammessi calciatori musulmani. Ad esempio, invece, l’Hapoel è molto più inclusivo e di sinistra, una squadra dalla sfera internazionale, che si caratterizza da una sempre assidua campagna acquisti incentrata su giocatori stranieri e da un passato importante nelle coppe europee. Il 2000-2001, infatti, a Tel Aviv lo ricordano come un’annata eccezionale: gli israeliani batterono il Chelsea e il Milan, che venne sconfitto 1-0 a Tel Aviv ma vinse poi a Milano 2-0.
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L’attenzione per i club israeliani negli anni è cresciuta di pari passo con l’escalation del paese, sempre più vivo, turistico, e progressista, dove l’occidentalizzazione, dagli anni '60 sempre più attestata, ha creato in Israele una bolla moderna in un Medio Oriente sempre più mediaticamente bistrattato. Ovviamente il Paese non può non essere identificato anche per le notevoli tensioni con i Paesi arabi - la striscia di Gaza si trova a “solo” 100 km da Tel Aviv e le attuali irrequietezze con alcuni Stati vicini non hanno contribuito ad affievolire il problema politico-religioso - ma il calcio, seppur in una dimensione contenuta, è ancora un fattore importante nelle dinamiche sociali di una Nazione tanto accogliente quanto controversa. E soprattutto, è lo sport più seguito, insieme al basket.
La Israeli Ligat ha’Al: Il campionato sulla polveriera: tra banchieri e divisioni etniche.

Il calcio in Israele è arrivato grazie agli inglesi, che durante il Mandato Palestinese hanno portato - come in tanti altri posti del mondo, tra cui l’Italia - il gioco del football. Israele è stato subito attratto dallo sport del pallone che rotola, e negli anni la cultura del calcio è diventata inclusiva, di massa, congiuntiva. A cavallo fra gli anni '50 e '60 sono nate molte realtà calcistiche rigorosamente divise fra ebraiche e arabe, tanto che appunto, fino a poco tempo fa, questa partizione era ancora più marcata.
E’ un club profondamente ricco e con disponibilità economiche ampiamente superiori alla media, tanto che nello scorso torneo hanno concluso il campionato con 30 punti di distacco sulla seconda. In questo senso il Maccabi - oltre che a una tradizione europea molto importante - può essere ritenuto simile al Psg o al Bayern Monaco, capace di acquistare ogni stagione i migliori giocatori del torneo israeliano. La Ligat ha'Al 2019-2020 è la 79ª edizione della massima divisione: iniziata il 24 agosto 2019, sospesa il 13 marzo 2020 a causa della pandemia di COVID-19, ripresa il 30 maggio 2020. Il Maccabi Tel Aviv è la squadra campione in carica.
Un dato curioso: tre degli attuali membri della Nazionale israeliana (allenata dall’austriaco Andreas Herzog) giocano o hanno giocato nel campionato scozzese, a più di 5600 km di distanza.
Mille derby ai confini del possibile.
Il Maccabi è una delle tre società che hanno giocato almeno una volta la Champions League, e il suo stadio, il Bloomfield, giocano anche il Bnei Yuda e l’Hapoel. Il grande classico del calcio israeliano può considerarsi Hapoel-Maccabi, che tra l’altro, è anche definito il Grande Derby di Tel Aviv. Il Maccabi è una realtà profondamente ebraica, rappresentata ulteriormente dalla Stella di David sul proprio logo. Inoltre, in ambito derbistico, gli altri match clue sono quelli che coinvolgono i club d’alta classifica, cioè le partite con il Beitar, il Bnei (con cui Hapoel e Maccabi giocano il “Piccolo Derby”), il Maccabi Haifa e l’Hapoel Be’er Sheva, che sono appunto le grandi d’Israele.

Quest’ultimo è una squadra dal passato non certo vincente ma da un presente affascinante. In Europa sono diventati famosi per la doppia vittoria con l’Inter in Europa League nel 2016, ma il club in realtà è noto anche per essere una delle società più avanguardiste e moderne del calcio israeliano. Uno degli esempi è questo simpatico video che l’Hapoel ha creato per la presentazione delle nuove maglie; una formula, quella dell’utilizzo dei social per la pubblicità, in uso praticamente da tutti i grandi club sportivi:
Il Beitar, una storia a sé.
Chi merita una spiegazione esclusiva è il Beitar Jerusalem, il cui radicale fondamentalismo cozza male con il presente multiculturale di Israele, sia nel calcio che nella società. La necessità di aprirsi a un nuovo mercato di giocatori ha portato la società a compiere un passo oltre la storia: chiamare in rosa dei giocatori islamici. Come il Guardian, anche Netflix ha approfondito questa situazione con un documentario - Forever Pure - in cui, con varie interviste ai diretti interessati, viene spiegato bene la situazione ed il rapporto squadra/supporterts. I tifosi lo hanno vissuto come un affronto, un autentico tradimento; la dirigenza invece come un passo verso la modernità e il cambiamento. Due ragioni opposte che si sono scontrate fra contestazioni, minacce e eloquenti striscioni allo stadio.
Il Beitar è nato nel 1936, un anno particolare e fondamentale nel conflitto arabo-israeliano. Negli anni la squadra si è sempre espressa come quella col tifo più espressivo e caloroso - il gruppo di tifosi organizzati La Familia è uno dei più famosi al mondo - e l’affiatamento fra giocatori in campo e fuori è dovuto soprattutto all’atmosfera dello stadio Teddy Kollen, che è anche il più grande di tutto Israele. Nonostante i precedenti episodi di razzismo, il Beitar oggi è una realtà inclusiva, in cui certamente rimane una parte di fan più accanita e conservatrice ma che in generale, al Kollen, sostengono la squadra indipendentemente da questioni religiose. Lo stesso presidente del Beitar, Moshe Hogeg, combatte in prima persona il razzismo nel suo club con delle rigide misure cautelari. In tutto il campionato, le tensioni politico-religiose sono molto meno affermate rispetto a qualche anno fa, e oggi, indistintamente, in ogni squadra giocano ebrei, arabi, cristiani e buddisti; nella stessa Nazionale d’Israele giocano una buona parte di calciatori arabi. L’importante è essere bravi.
Il Beitar è anche molto tifato in politica, con diversi esponenti politici che hanno sostenuto pubblicamente i successi della squadra e sono spesso in tribuna allo stadio. D’altronde, come qualsiasi cosa in Israele non può non avere uno sfondo politico e religioso, così il calcio non può essere solo uno sport. Nel maggio 2018 il club ha deciso di cambiare nome in Beitar 'Trump' Jerusalem, un chiaro omaggio al Presidente statunitense che aveva spostato l'Ambasciata americana a Gerusalemme, riconoscendola di fatto come capitale d'Israele.
La Nazionale (ed un po' di storia).
Col tempo anche la Nazionale di calcio israeliana ha compiuto passi in avanti. Oltre a un evidente miglioramento del livello tecnico della squadra - allenata dall’austriaco Andreas Herzog - ci sono da registrare anche dei progressi nei risultati ottenuti. Israele è stato inserito nella fascia C della Nations League e ha concluso la qualificazione al secondo posto dietro la Scozia. Di recente, nelle qualificazioni ai prossimi Europei, la squadra di Herzog è stata inserita nel gruppo G e ha conquistato in 6 gare due pareggi, due vittorie e due sconfitte che mantengono ancora virtualmente in corsa per Euro 2020. Sul piano del gioco la squadra ha dimostrato un calcio propositivo e in generale un certo appeal ma, appunto, qualcosa che non torna c’è.
Israele sta riscuotendo una visibilità internazionale non indifferente: la Nazionale infatti ha vinto un solo trofeo (Coppa d’Asia nel 1968) e conta una sola partecipazione al Mondiale (1970, uscita al primo turno). Il punto più alto è stato raggiunto nel 2008 con il quindicesimo posto nel ranking FIFA, mentre attualmente è ottantaseiesimo. Nonostante Israele sia uno stato appartenente alla geografia politica dell’Asia, la IFA rientra nell’hub di federazioni della UEFA. Il motivo? Israele non è mai stato in buoni rapporti con i paesi asiatici e dopo la fondazione dello stato e della Nazionale, molte federazioni asiatiche negli anni si sono rifiutate di giocare contro la selezione sionista - Israele addirittura rischiò di qualificarsi a un Mondiale per questo motivo nel 1954. Così, per alcune decadi Israele ha peregrinato nelle qualificazioni tra i gironi dell’Oceania e dell’Europa, fino a essere assunta come Nazionale membra della UEFA nel 1991.

La mitica "F'' torna nel grande calcio: Accordo di 3 con il Maccabi Tel Aviv per far tornare a "splender'' la Stella di David sui cieli d'Europa.

Team | President | Manager | Captain | Kitmaker | Shirt sponsor |
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Beitar Jerusalem | ![]() | ![]() | ![]() | Umbro | Milenium Group |
Bnei Yehuda | ![]() | ![]() | ![]() | Kappa | —— |
F.C. Ashdod | ![]() | ![]() | ![]() | Nike | —— |
Hapoel Be'er Sheva | ![]() | ![]() | Kelme | Tadiran | |
Hapoel Hadera | ![]() | ![]() | ![]() | Lotto | Printer Center |
Hapoel Haifa | ![]() | ![]() | ![]() | Diadora | Moked Hat'ama |
Hapoel Kfar Saba | ![]() | ![]() | ![]() | Macron | Advice |
Hapoel Ra'anana | ![]() | ![]() | ![]() | Givova | ME Group |
Hapoel Tel Aviv | ![]() | ![]() | ![]() | Macron | Arkia |
Ironi Kiryat Shmona | ![]() | ![]() | ![]() | Kappa | Ituran |
Maccabi Haifa | ![]() | ![]() | ![]() | Nike | Volvo |
Maccabi Netanya | ![]() | ![]() | ![]() | Lotto | Panorama North |
Maccabi Tel Aviv | ![]() | ![]() | ![]() | Fila | PenguinPickUp |
Sektzia Nes Tziona | ![]() | ![]() | ![]() | Diadora | Alhom |
Adesso, finalmente, ci siamo: FILA ha presentato i tre kit che verranno indossati dagli israeliani durante la stagione 2019/2020 e che sanno tanto di una seconda prima volta.

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La sponsorizzazione coprirà un periodo di tre anni e inizierà con la stagione 2019/2020. È stato annunciato che la collezione sarà completa e coprirà sia l'abbigliamento per il campo, sia quello più casual/off-pitch della squadra giallo blu. Il Maccabi è di gran lunga la squadra più titolata e popolare d'Israele, è stata fondata nel 1906 e il nome significa "Che è uno tra gli dei", vero manifesto della grandezza che ha dimostrato anche sul campo, con 22 campionati e 2 Coppe d'Asia per club. Inoltre è l'unica squadra mai retrocessa e una delle tre squadre israeliane ad aver disputato la fase a gironi della UEFA Champions League.

La F sulle nuove maglie del Maccabi Tel Aviv ad onorare la stella di David
Presentate con lo slogan "Feel like a Champion", tutte e tre le maglie hanno in comune il colore giallo. L'Home jersey rispetta i colori sociali del club e segue uno schema a scacchi - che quest'anno sembra proprio fare tendenza - gialli e blu con maniche e retro interamente gialli con minimi accenti di blu e celeste. Il crest si assesta sulla sinistra mentre il logo FILA staziona sulla metà opposta della casacca. tradizionale kit del Boca Juniors, grazie alla grossa banda orizzontale gialla su sfondo blu notte che si abbina bene col colore del logo del brand piemontese e con gli inserti su colletto e maniche.

La maglia Away presenta una colorazione più scura ed è molto simile al tradizionale kit del Boca Juniors, grazie alla grossa banda orizzontale gialla su sfondo blu notte che si abbina bene col colore del logo del brand piemontese e con gli inserti su colletto e maniche.

Infine, ecco il third kit che è quasi un ritorno al passato di FILA, che si ispira alle sue vecchie divise da tennis con delle sottili ed eleganti righe verticali dorate su tessuto bianco. Il colletto alla coreana impreziosisce il tutto assieme al logo del marchio ricamato in oro e al crest della squadra che colorato di giallo e blu. Su tutte e tre le maglie compare sul retro, sotto la nuca, la scritta "Respect all, fear none" che dà un forte senso di orgoglio.

Infine, ecco il third kit che è quasi un ritorno al passato di FILA, che si ispira alle sue vecchie divise da tennis con delle sottili ed eleganti pins dorate su tessuto bianco heritage. Il colletto alla coreana impreziosisce il tutto assieme al logo del marchio ricamato in oro e al crest della squadra che colorato di giallo e blu.
Su tutte e tre le maglie compare sul retro, sotto la nuca, la scritta "Respect all, fear none" che dà un forte senso di orgoglio.

Ringraziamenti Editoriali:" Vorrei ringraziare veramente di cuore gli amici e colleghi di "NSS Sport'' per averci offerto la, più unica che rara, possibilità di raccontare uno stralcio di calcio, che pochi raccontato così. Aver avuto la fortuna di avervi potuti portare in Israele, in compagnia di Claudio Berardinelli, Francesco Iazzi e Tommaso Berra, e farvi vivere le Atmosfere de calcio, quello come a noi piace; e farvi vivere il Ritorno della F in "adorazione alla stella di Davide''; Vi assicuro che è un'emozione, che trascende dal calcio, e che forse solo a Tel Aviv, si poteva realizzare''.
Fonti Giornalistiche:Il calcio in Israele - Storie, squadre, politica e altre curiosità legate al movimento calcistico del Paese medio-orientale: https://www.nssmag.com/it/sports/19555/calcio-israeleLe nuove maglie FILA del Maccabi Tel Aviv - Il brand italiano torna nel calcio dopo oltre cinque anni disegnando le maglie del club israeliano: https://www.nssmag.com/it/sports/18924/fila-maccabi-tel-aviv/image:194794 FILA torna nel calcio . Accordo di 3 anni tra il marchio italiano e il Maccabi Tel Aviv: https://www.nssmag.com/it/sports/17275/fila-torna-nel-calcio2019–20 Israeli Premier League - Wikipedia English Page: https://en.wikipedia.org/wiki/2019%E2%80%9320_Israeli_Premier_LeagueFILA TO BECOME MACCABI’S NEW OFFICIAL KIT SUPPLIER FROM 2019/20: https://www.maccabi-tlv.co.il/en/2019/01/fila-become-maccabis-new-official-kit-supplier-201920/Ligat ha'Al 2019-2020 - Wikipedia Pagina in Italiano: https://it.wikipedia.org/wiki/Ligat_ha%27Al_2019-2020
Fonti Fotografiche:
Fonti Video:Maccabi Tel Aviv FC and leading Italian heritage sportswear brand FILA have agreed a three year-deal:https://static.maccabi-tlv.co.il/wp-content/uploads/2019/01/fila_web_060119_640.mp4Things to do in Israel: Best Places to Visit: Hapoel Tel Aviv Vs. AC Milan (Uefa Cup): ESPN FC - Twitter Account - Last minute rabona winner in China: https://pbs.twimg.com/media/EEbrY8bWsAA--q7?format=jpg&name=smallhbsfc - המדים החדשים שלנו כבר כאן!הירשמו לרכישה המוקדמת!: https://www.instagram.com/p/BzndRiWBT6w/?utm_source=ig_embedראל - Israel Football Association -מוקדמות יורו 2020 ] ישראל - אוסטריה 2:4 ] תקציר: https://youtu.be/fbwNF1Ehpg4
di: REDAZIONE ZONA MAGLIE.
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