Italioti alla ribalta

Breve (ma non molto) storia triste del calcio italico convinto di essere ancora il migliore del mondo.

Dopo la fine dell'avventura di Antonio Conte sulla panchina della Nazionale Italiana, conclusasi con un quarto di finale perso ai rigori contro la Germania dei fenomeni per colpa di due decorticati che si sono dimenticati di essere Zaza e Pellè mentre si credevano Raul e Kempes, ha iniziato una sorta di rivoluzione meritocratica e rivolta al futuro in modo da poter mantenere il proprio status di miglior calcio al mondo.







Certo, soprassedendo sul fatto che, a livello di Campionato Mondiale di Calcio, dopo l'exploit del 2006, nell'edizione del 2010 l'Italia non ha superato il temibilissimo girone con Nuova Zelanda, Slovacchia e Paraguay (arrivando ultima nel girone) e nell'edizione del 2014 non ha nuovamente superato il girone a vantaggio dell'Uruguay, del Costa Rica e arrivando davanti solo ad una derelitta Inghilterra.


Ma tornando a bomba, dopo la fine del periodo di Antonio Conte che giungeva ad allenare la nazionale dopo aver vinto 3 scudetti consecutivi e due Supercoppe Italiane con la Juventus, la Federazione Italiana Gioco Calcio condotta dal giovane Carlo Tavecchio, famoso per le esilaranti frasi razziste nei confronti dei giocatori di colore e del calcio femminile, si affidava al pronto e preparato Gian Piero Ventura.





Già al momento della sua designazione Ventura segnava un record di più vecchio Commissario Tecnico tra tutte le squadre partecipanti alle eliminatorie mondiali e per non farsi mancare nulla decideva di sposarsi all'alba dei 68 anni che in Italia è un'età assolutamente da imberbe, visto che i giocatori di 22/23 anni non sono ancora pronti per esordire nella temutissima e valutatissima serie A di calcio.





Guardando sempre al futuro il nostro prode CT, che nella sua carriera da allenatore ha ottenuto una notevole promozione nel Campionato Regionale 1974-1975 con la Sanremese, ben due promozioni nel Campionato Interregionale con la Virtus Entella nella stagione 1984-1985 e con la Pistoiese nella stagione 1990-1991 e come ciliegina sulla torta la promozione in serie B con il Lecce nella stagione 1995-1996 e con il Torino in serie A nella stagione 2011-2012.


Con un Curriculum così ricco e dopo aver allenato in serie A squadre come la Sampdoria, il Cagliari, il Bari, il Torino, l'Udinese e aver accumulato un discreto numero di esoneri e di subentri il piatto era apparecchiato per ottenere la prestigiosa panchina della nazionale Italiana.


Purtroppo una serie di sfortunate situazioni come l'aver voluto prendere per i fondelli la Spagna a casa loro e aver buscato 3 pere facendo giocare Insigne terzino più tre punte hanno impedito alla più forte Nazionale di tutti i tempi di accedere direttamente al mondiale di Russia 2018.





Per fortuna in un girone altamente competitivo dove l'Italia ha dovuto confrontarsi con Albania, Macedonia, Israele e Liechtenstein, solo all'ultima partita c'è stata la certezza di essere una delle migliori seconde classificate che dava il vantaggio nel fattore campo negli spareggi.


L'urna ci ha peraltro dato in dono una temibilissima squadra quale è la Svezia, tenendo conto peraltro che il più importante giocatore svedese, Zlatan Ibrahimovic, era infortunato.


L'Italia ha giocato la partita di andata in Svezia perdendo incredibilmente 1 a 0, ma giocando in maniera mirabile, come lo stesso Ventura riferiva a fine partita.





Certo a vedere le facce del CT durante la partita si aveva la sensazione che fosse lì per caso e si stesse chiedendo “Esattamente cosa dovrei fare adesso?”; ma più tardi la situazione si è chiarita.
Le facce del CT servivano per destabilizzare gli altri facendo credere agli stolti che non sapeva più che soluzioni trovare.

E con la partita di ritorno in effetti le soluzioni non si sono trovate e basta leggere la formazione iniziale per capire che solo determinate congiunzioni astrali avrebbero potuto salvare la nazionale rappresentante del calcio migliore del mondo.

Del resto quando nella formazione iniziale ti affidi a Jorginho e Gabbiadini è chiaro che le idee erano latitanti e si trattava più di un tiro alla fortuna.







Tutto questo mentre il talento più limpido del calcio attuale italiano, Lorenzo Insigne, se ne stava seduto in panchina per tutta la partita.





Terminata la partita che sanciva la non qualificazione dell’Italia ai Campionati Mondiali, cosa che non accadeva dal 1958, emergeva subito il senso di responsabilità del CT e di tutti i vertici della Federazione davanti alla disfatta.





Infatti il CT non si presentava neanche ai microfoni, lo ha fatto a suo tempo e comodo, ed il Presidente della Federazione nella sua prima intervista riferiva che non si sarebbe dimesso.

Del resto, mi chiedo io, perché avrebbe dovuto farlo???

Solo perché la squadra del Paese dove il calcio non è un sport ma una ragione di vita non si è qualificata per il Campionato Mondiale di calcio???? Per così poco????

Diciamo che anche Gian Piero Ventura si è reso conto della disfatta epocale e invece di dimettersi, rinunciando a tanti bei soldini, si è fatto esonerare senza rinunciare ai tanti soldini e del resto per un novello sposo le finanze sono importanti.

Ma purtroppo in un paese che sinceramente non perdona nulla anche il buon Carlo Tavecchio si dimette, andando però subito in Televisione per dire che lo hanno costretto e che lui non trovava un solo motivo per dimettersi.





Come dargli torto!!!!!

Direi che dopo questo biennio il calcio Italiano è ormai pronto per voltare pagina e cercare di adeguare i propri standard a quelli degli altri paesi, mettendo da parte la presunzione di essere padrone del calcio Mondiale.

Per fortuna tutto torna e in attesa di nominare un nuovo CT ad interim la Federazione promuove Luigi Di Biagio, selezionatore della Nazionale Under 21.





“Errare humanum est perseverare diabolicum” dicevano i Latini, e purtroppo ci ritroviamo di fronte al fatto che gli Italiani sono sicuramente diabolici.

Sì siamo diabolici perché in un paese dove la provvisorietà diventa continuità con tutta probabilità se il nuovo tecnico imbrocca le due amichevoli contro Argentina e Inghilterra (che ai mondiali ci vanno alla grande) da interim diverrà CT senza interim e verrà incensato a nuovo Messia del calcio Italiano.

Purtroppo, anche succedesse, la situazione di Di Biagio è paradossalmente peggiore di quella di Gian Piero Ventura perché se si va ad analizzare la carriera di allenatore di Di Biagio, ci si accorge che nel palmares non troviamo nulla e che da quando ha preso in mano le redini del calcio del futuro italiano ha ottenuto solo due fallimenti quali una eliminazione ai gironi agli Europei Under 21 del 2015 subita da Portogallo e Svezia e perdendo in semifinale agli Europei Under 21 del 2017 asfaltati dalla Spagna (tanto per cambiare).

Sperando di non aver annoiato nessuno e di aver fatto sorridere qualcun’altro che è riuscito a cogliere ironia in ciò che ho scritto, lascio questo scritto nella speranza di leggerlo tra qualche tempo, nella speranza di aver scritto un sacco di boiate.

Fabrizio Roscitano

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