Il Toro rampante rende omaggio agli amici Argentini !

i 110 anni del Torino Football Club
  
La stagione che sta per iniziare sarà molto importante per il Torino in fatto di ricordi e commomorazioni.
Si celebreranno infatti i 110 anni dalla nascita della società, avvenuta nel 1906, ed i
40 anni esatti dalla conquista dell'ultimo scudetto, il settimo della storia della società avvenuto nella stagione 1975-1976. 
La prossima stagione, inoltre, si celebrerà l'ottavo anno di matrimonio con la "kappa", sponsor tecnico dal 2008.
I tifosi quasi ogni anno contestano allo sponsor tecnico di osare poco, e di realizzare maglie molto simili di anno in anno. 
Ma al tempo stesso affermano che la maglia granata è sacra e che snaturalizzarla o ammodernarla sarebbe un villipendio insopportabile !!
E per questo motivo, ogni anno cambia solo qualche piccolo particolare, come la forma del colletto, i bordi o il logo della kappa che cambia posizione.

Basato sul modello "kombat 2017", la prima maglia è completamente granata, scollo tondo bordato di bianco, ampie bordature sempre bianche sui terminali delle maniche. In basso sulla sinistra, stampato tono-su-tono svetta in grandi dimensioni un toro rampante.
il lettering della kappa è posto a destra piuttosto in alto, i loghi deli "omini" si trovano sulle maniche (4 a destra e 4 a sinistra nella versione a maniche corte). Sul retro del colletto sono stampate 2 date: 1906-2016, per ricordare i 110 anni dalla fondazione della società.





 Per la terza maglia e per quelle dei portieri, è stato scelto lo stesso template, variando ovviamente i colori di base: blu per la terza e verde per gli estremi difensori


la terza maglia
 
la maglia che indosseranno i portieri
Per la seconda maglia, quella away, invece va fatto un discorso a parte, per spiegare bene il legame tra la società granata ed il club Argentino del River Plate, a cui la kappa si è ispirata per la realizzazione.



Tutto comincia quel tragico 4 Maggio 1949, quando l’aereo che trasportava i giocatori granata di ritorno da Lisbona, si schianta contro la collina di Superga e sbarca i suoi passeggeri nella leggenda: Il Grande Torino, vincitore di 5 scudetti consecutivi e simbolo d’unione in un paese a cavallo fra dittatura e democrazia, muore insieme all’equipaggio ed ai giornalisti al seguito.

La notizia della morte degli "Invincibili" fece il giro del mondo ed arrivò naturalmente anche nella sede del River Plate, scuotendo in modo particolare il presidente del club Antonio Vespucio Liberti, di chiare origini italiane. 
Liberti fu per quattro cicli alla guida della società, con la quale si aggiudicò svariati campionati e, quando morì, lo stadio Monumental, che contribuì a costruire e dove ancora oggi gioca le sue partite casalinghe il River e la Nazionale argentina, prese il suo nome.

Proprio Liberti è la prima figura che accomuna i due club: nel corso del 1957 infatti, anche se per un solo mese, ricoprì addirittura la carica di presidente del Torino.

Tornando a quel 1949, la società rioplatense fu fra le prime ad attivarsi, non solamente con dimostrazioni d’affetto e cordoglio, ma organizzando una storica partita amichevole che servì per aiutare le vedove e le famiglie dei periti nella tragedia. 
La partita fra il Torino-Simbolo, formazione composta dai migliori giocatori italiani del momento, e il River Plate di Di Stefano, Labruna, Lostau e Carrizo si giocò a Torino il 26 maggio di quello stesso anno e terminò 2-2.

Tre anni più tardi, il 16 gennaio 1952, è di nuovo l’occasione per rinnovare il legame fra le due squadre. Questa volta è il Torino che vola a Buenos Aires per una partita amichevole che terminò 3-3. 
La squadra italiana, uscita devastata anche moralmente dalla tragedia, non era più quella di pochi anni prima, ma il ricordo era ancora vivido e l’accoglienza fu quella che si tributa alle più alte personalità: nelle foto che ancora oggi ricordano l’incontro, nell’ambasciata italiana a Buenos Aires, a fare gli onori di casa fra atleti e dirigenti si riconosce addirittura Juan Domingo Perón.

Dopo questi, non vi furono più incontri fra le due squadre. Non sono mai mancati però segni di vicinanza fra le società, che spesso nella storia hanno utilizzato come seconda, la maglia ufficiale con i colori dell’altra squadra: bianca con banda in stile Millonarios di color granata per il Torino (l’ultima volta nel 2007-2008), granata con inserti bianchi per il River Plate (ultima nel 2005-2006).

In tempi più recenti un altro nome particolarmente caro ai tifosi del River Plate ha legato la sua vita professionale anche al Torino: Enzo Francescoli, per tutti il Príncipe e per alcuni InmEnzo. Il fuoriclasse uruguayano, fra i due vincenti cicli argentini giocò infatti una stagione anche nel club piemontese.
 
In nome di tutto quanto appena spiegato, ecco la maglia away:
 
 

La banda diagonale è rigorosamente da sinistra verso destra, proprio come nelle maglie del River, inoltre si nota immediatamente che non è stato usato il logo societario, bensì solo il "toro rampante", in onore dei tempi passati quando sulle maglie veniva applicata solo la figura di tale animale.

Maglia River Plate 2016-2017 dal sito TodoSombreCamisetas.com
In passato il Toro ha già utilizzato un disegno simile per onorare l'amicizia con la squadra di Buenos Aires. Ecco alcune maglie del passato dedicate al River:

Anno 1998 - sponsor tecnico: Kelme
 
Anno 2003 - sponsor tecnico Asics

Anno 2007 - sponsor tecnico Asics

Anno 2010 - sponsor tecnico Kappa
 


due maglie away del River Plate dedicate alla squadra Granata. 







Marco Renai

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