Non solo sole, mare, reggae e rasta: Il Montego Bay United regna sul calcio caraibico.






Quando si parla di Giamaica, difficilmente il primo pensiero va al calcio.
Sicuramente l’idea di stare sdraiati su una spiaggia giamaicana in compagnia del sole e del mare dei Caraibi, magari con una bella ragazza, sorseggiando una birra gelata e ascoltando il reggae dei nostri padri e non parlo solo di Bob Marley, ma anche dei vari Peter Tosh, Jimmi Cliff e  Natty Dread ci basta per farci entrare nel mondo dei sogni più belli.

Ma anche in questa nazione il gioco del calcio ha preso forma e da circa vent’anni a questa parte è diventato per molti anche una forma di riscatto sociale, per emergere e non farsi “attirare” in tutte quelle situazioni che al turista sfuggono.

Siccome noi di Zona Maglie vogliamo cercare di regalare a chi ci legge le sfumature del calcio a 360°, oggi per chi ne avrà voglia raccontiamo la maglia del Montego Bay United, ma daremo anche alcuni accenni a tutto ciò che della Giamaica poco si sa.

Visto che parliamo di Giamaica tutto ha un non so che di mistico, di leggero, di “musicale”, lo sponsor tecnico che da quest’anno vestirà il club è la “Eletto”, ditta con sede a Montreal capitale del Quebec Canadese a lingua francofona, con una sede anche negli Stati Uniti nello stato di New York.

Tanto per farvi capire quanto tutto ciò che è scritto in questo articolo è ricoperto di un’aurea particolare mi preme sottolineare che la Eletto si occupa anche di “vestire” il Rochester Lancers 2011, squadra del campionato americano e soprattutto il W Connection, squadra di Trinidad&Tobago che dall’anno della fondazione 1999 ha cannibalizzato il calcio trinidense e si è aggiudicata per 4 volte la Champions League del centro america.  
Passando all’argomento principale del nostro articolo passo alla descrizione delle maglie in base alle informazioni che siamo riusciti ad ottenere grazie anche alla collaborazione diretta del club.

HOME – La divisa “home” ha uno sfondo completamente verde pisello con girocollo; la manica sinistra è di colore bianco, mentre sulla spalla destra è inserito una piccola fascia anch’essa di colore bianca che si interrompe all’altezza dello sterno all’interno del quale insistono il nome ed il logo dello sponsor tecnico di colore verde. I pantaloncini e i calzettoni sono di colore blu mentre i numeri ed il nome dell’atleta sono blu. Per le partite di campionato non sono sempre presenti sponsor e in alcune occasioni sopra il logo dello sponsor tecnico viene inserita la bandiera della Giamaica.







 
AWAY – Per i match lontani da casa, la maglia si presenta con lo sfondo completamente bianco con la manica sinistra blu mentre sulla spalla destra è inserito una piccola fascia anch’essa di colore blu che si interrompe all’altezza dello sterno all’interno del quale insistono il nome ed il logo dello sponsor tecnico di colore bianco.
I pantaloncini ed i calzettoni sono completamente bianchi mentre il numero e il nome dell’atleta sono verdi.








THIRD – A tutt’oggi non esiste una terza maglia.


 
CENNI STORICI SUL CLUB


Il Montego Bay United Football Club è stato fondato nel 1972 con il nome di Beacon e sucessivamente di Seba United e conquistando nell’arco della sua storia due campionati giamaicani nel 1986/87 e nel 1996/97 ed una coppa nazionale nel 1991/92.

Nel 2011 dopo anni di oblio, il club è stato acquistato da Orville Powell, uomo d’affari giamaicano, imponendo il nome di Montego Bay United Football Club; dal cambio di nome la squadra è riuscita ad aggiudicarsi il campionato nell’edizione 2013/2014 .

In ambito internazionale il Seba United raggiunse la finale della CFU Club Championship (la nostra Champions League) perdendo contro la squadra di Trinidad&Tobago United Petrotirn (unico titolo della squadra trinidense); nel 2015 il Montego Bay United F.C. è riuscito ad arrivare alle semifinali perdendo contro il W Connection altra squadra di Trinidad, ma aggiudicandosi la finalina battendo il Don Bosco, squadra di Haiti, per 1 a 0.

 
Squadra giunta terza nella CFU Club Championship
 
  
Stadio

Lo stadio dove il club caraibico gioca le proprie partite casalinghe è la Catherine Hall Sports Complex che può ospitare 9.000. E’ un impianto polivalente in quanto si svolgono anche riunioni di atletica di buon livello nell’ambito del centroamerica.
La nazionale dei Reggae Boyz ha giocato diverse volte nello stadio di Montego Bay.





CENNI SULLA CITTA’


La città di Montego Bay è la quarta città più popolosa della Giamaica con i suoi 120.000 abitanti situata nel nord ovest dell’isola della musica. La città è salita agli onori della cronaca nel 1982 allorquando sotto l’egida dell’ONU, nella città venne sottoscritto la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, che entrò in vigore nel novembre 1994 e che per la prima volta regolamentò il diritto sul mare su scala mondiale nella navigazione nelle acqua extra-territoriali.


Curiosità

Il club di Montego Bay, quando ancora si chiamava Seba United, subì un grave lutto alloquando un proprio giovane giocatore, Stephen Malcolm (presente ai mondiali del 1998), ebbe un incidente stradale che gli portò via la vita, dopo aver giocato una partita amichevole tra la Giamaica e la Bulgaria. In Suo onore il club ha ritirato per sempre la maglia n. 2.



 
Il compianto Stephen Malcolm



Riprendiamo il titolo e diciamo qualcosa.

La Giamaica è una magnifica isola delle Grandi Antille, abitata da circa 2.700.000 persone situata nel centro del Mar dei Caraibi tra Cuba, Haiti, Repubblica Dominicana. Il primo europeo ad arrivare sul posto nel 1494 fu, guarda caso, Cristoforo Colombo che attraccò proprio tra Ocho Rios e Montego Bay e la Spagna ne rivendicò la “proprietà”.

Successivamente nel 1655, l’isola venne conquistata dagli inglesi che importarono una tale quantità di schiavi di colore che ebbe il suo culmine nel 1830 con una rivolta che portò all’abolizione della schiavitù nel 1834. Nel 1958 la Giamaica ottenne l’indipendenza dal Regno Unito entrando a far parte delle Indie Occidentali Britanniche. Oggi è una Monarchia parlamentare con re riconosciuto Elisabetta II.

Se oggi, ma non solo da oggi, si nomina la parola Giamaica viene subito in mente Bob Marley con tutto quello che ne consegue e subito dopo Usain Bolt con tutto quello che ne consegue.

Partendo da Bob Marley che non fu il primo rappresentante reggae, ma sicuramente chi è riuscito ad esportarlo, immediatamente si pensa alla ganja (diciamo erba o marjuana) che Bob e soci fumavano per entrare in uno stato mistico che permetteva loro di scrivere e cantare in modi assolutamente unici e che ancora oggi permettono alle loro canzoni di essere attuali e vive in tutte le generazioni. Si potrebbero dire tante altre cose, ma non è questa la sede più opportuna, ma a Bob Marley possiamo ricollegare un’altra grande caratteristica della giamaica: il Rastafaresimo.

Il Rastaferesimo è una fede religiosa che si presenta come erede del Cristianesimo che ha il suo mentore nella persona di Hailè Selassiè I°, che nel 1930 venne nominato imperatore d’Etiopia (Ras Tafari) coni il titolo di re dei re (Negus Neghesti). Il Ras Tafari dichiara di essere direttamente discendente dalla casa di Giuda. Oggi si contano circa 600.000 individui ed è notevolmente aumentato nel momento in cui si aggregarono a tale credo Bob Marley e Peter Tosh e tutti coloro che ad oggi si dichiarano Rasta ne dichiarano l’appartenenza.
Tale credo portò, paradossalmente, alla morte Bob Marley nel 1981. La motivazione è da ricercare nel credo Rastafariano che predicava il rispetto del corpo e la non contaminazione con nulla che non fosse “naturale”, come per esempio le medicine. Nel 1977 Robert Nesta Marley si procurò una ferita all’alluce del piede durante una partita di calcio (sport di cui era appassionato e praticante) e dopo alcuni controlli emerse la presenza di un melanoma. Invece di ascoltare il parere dei medici che consigliarono l’amputazione del dito, scelse di staccare solo l’unghia, ma purtroppo il melanoma si stava diffondendo e portandolo alla morte l’11 Maggio 1981.

 
Flyer di presentazione dell'ultimo concerto di Bob Marley
 
Ultimo concerto di Bob Marley al Madison Square Garden


Ultima intervista prima della morte




Con questo accenno alla totalità della Giamaica, non solo calcistica, speriamo di avervi invogliato ad acquistare la maglia del Montego Bay  United F.C. per mettersi addosso la storia di questo popolo orgoglioso e scanzonato.

Fabrizio Roscitano.

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