Conosciamo il lacrosse, dagli amerindi all’Italia in viaggio con la Nazionale azzurra verso gli Europei di Namburk.
(Darsena), Idroscalo, 22/05/2015 - Cari lettori, ormai sapete che ci piace portarvi, e scoprire lo sport a tuttotondo che vive nelle maglie. Stasera, grazie ad una segnalazione degli amici di Sky Sport 24, abbiamo il piacere di scoprire una di quelle discipline, che raccontano una vera favola di sport. Il nostro curioso viaggio, infatti, valica gli sports made in U.S.A., trasvolando l'Atlantico, ci fa scoprire, la tradizione e tutto il fascino, di uno degli sport tradizionali e più praticati dai giovani Americani.
Logo Brine until 2014 (attivo anche nel calcio)
Logo ansamble dell'era Rushell Athletics
A tutt’oggi non sono presenti sponsor, visto che ancora il Lacrosse non ha ancora l’appeal dei maggiori sport italiani.
Nazionale Femminile Lacrosse verso gli Europei in Repubblca Ceca #ROADTONYMBURK2015
LA STORIA
Oggi
ci concentriamo su uno sport che non è il calcio e non è nessuno di quelli più
conosciuti in generale sulla faccia della terra.Dico
in generale a ragion veduta perché naturalmente ciò non vale per i luoghi che
ne hanno dato l’origine. Altrettanto naturalmente quali possono essere i posti
dove questo sport ha avuto inizio? Tutto ebbe inizio nel Nordamerica e dobbiamo
risalire ad un antichissimo gioco degli amerindi del XV secolo chiamato
“Baggatway”.
Quello
che poi è diventato un gioco veniva usato dai nativi americani per risolvere
dispute tra le varie tribù e le partite potevano durare anche giorni e
coinvolgevano centinaia di giocatori. Sicuramente la saggezza dei nativi
permetteva loro di litigare senza spargimento di sangue, anzi, giocando.
Nel
1636 il missionario gesuita Jean de Brebeuf fu il primo a parlare di questo
gioco documentando, con i mezzi dell’epoca, una partita tra due squadre Huron
nell’attuale sud-est dell’Ontario. A metà del 1800 i francesi decisero di
rivoluzionare le regole dell’originale gioco dei nativi americani ideando a
Montreal quello che oggi è conosciuto come lo sport del Lacrosse.
I
discendenti degli antichi americani sono molto legati al Lacrosse, che
rappresenta per loro un'importante tradizione oltre che uno sport. Per questo
motivo la Federazione Internazionale, ILF (International Lacrosse Federation),
ha stabilito che essi possono partecipare alle competizioni internazionali con
una loro Nazionale, che prende il nome di nazionale Irochese, a cui è legato un
particolare evento che più tardi racconterò.
Secondo
alcuni lo sport del Lacrosse potrebbe derivare da un antico sport giapponese
chiamato Dakyu, antico sport equestre derivante a sua volta dalla Cina e di cui
esiste un primo documento datato 727 d.c., venendo immediatamente vietato
con apposito editto dall’Imperatore
Giapponese, perché denigrava l’importanza della cavalleria imperiale rendendo
il tutto troppo popolare. Certo che i Giapponesi in quanto a tradizioni non li
batte nessuno.
Il
Lacrosse è tutt’oggi lo sport nazionale estivo Canadese, mentre in inverno lo
sport nazionale è naturalmente l’Hockey su ghiaccio.
Regole e strumenti di lavoro:
Il gioco del
Lacrosse si disputa su un campo all'aperto lungo 100 metri e con una larghezza
che può variare tra i 48 ed i 54 metri.
Le squadre sono
composte da 10 giocatori (la femminile le giocatrici diventano 12) ed ogni
squadra è composta da 1 portiere, 3 difensori, 3 mediani e 3 attaccanti.
L’obiettivo
consiste nell'infilare la palla con una specie di racchetta triangolare munita
di tele all’estremità, nella porta avversaria, simile a quella dell'hockey su
ghiaccio alta 1,8 m e larga 1,8 m. La palla pesa circa 150 g,
con circonferenza di circa 20 cm. La squadra che segna più gol negli 80
minuti di gioco regolamentari vince. Gli 80 minuti di gioco sono suddivisi in 4
quarti di 20 minuti ciascuno.
Palla tradizionale da Lacrosse (Brine Sports) tipica estremità del bastone (o mazza da Lacrosse)
La porta del Lacrosse
Altra
particolarità di questo sport estivo praticato all’aperto, è la necessità di
avere protezioni per il corpo anche perché il bastone che si usa per tirare è
molto duro e resistente e la pallina pur leggera viene scagliata ad una
velocità molto elevata. Guardando i giocatori di Lacrosse sembra di riconoscere
quelli dell’Hockey su ghiaccio.
caschetto e protezioni per le articolazioni (più in voga nella versione maschile del gioco)
Protezione corpetto maggiormente utilizzato nella versione maschile |
Il lacrosse In Italia:
In
Italia il Lacrosse è sbarcato non più di 10 anni. In Italia non esiste ancora
una lega professionistica anche se dal 2010 si svolge un campionato nazionale
tra le squadre dilettantistiche dei Roma Leones, vincitori della prima Coppa
Italia disputata nella storia del Lacrosse, le Aquile Nere di La Spezia,
i Phoenix di Perugia, i San Marino Titans, i Bologna Sharks, i Torino Taurus, i
lombardi della Red Hawks Merate e dei Pellicani Bocconi, attuali detentori del
titolo. Nel settembre 2009 è nata la prima squadra femminile italiana, Lacrosse
Milano Baggataway. Il 5 ottobre 2011 viene svolto a Roma il primo allenamento
della squadra femminile dei Roma Leones Lacrosse. Nel 2013 nasce a Perugia la
squadra femminile Phoenix Perugia.
È
praticato anche l'inter-crosse, gioco simile al lacrosse ma praticato in
spazi ridotti e con un diverso tipo di equipaggiamento.
Sempre
nel 2010 la nazionale di Lacrosse partecipò per la prima volta ai campionati
mondiali svoltisi a Manchester raggiungendo un sorprendente 19° posto finale su
30 partecipanti e raccogliendo scalpi importanti quali quelli dell’Argentina,
la Danimarca e la Svizzera.
La Nazionale Italiana Maschile di Lacrosse.
LE MAGLIE
Come nella
migliore tradizione delle nazionali italiane le divise delle nazionali di
Lacrosse sono completamente azzurre sia nella maglietta che nei pantaloncini,
mentre i calzettoni sono bianche.
La maglia della
squadra maschile si differenzia da quella femminile solo per il fatto che i
numeri sono dorati, mentre quelli della nazionale femminili sono bianchi. La
scritta ITALIA è invece bianca in entrambe le magliette, che però, sono griffate dallo scorso anno BRINE (Brand Americano, proprietà della Rushell Athletics) confratello fino a tre anni fa della, ORMAI FAMIGERATA WARRIOR SPORT, CHE ANCOR PRIMA DELLA VELOCE SORTITA NEL CALCIO, divideva l'oligopolio in questo sport sul mercato locale ed internazionale, proprio con BRINE.
Restyling logo Brine after 2014 (Calcio, Lacrosse e Hockey prato) |
Logo Brine until 2014 (attivo anche nel calcio)
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A tutt’oggi non sono presenti sponsor, visto che ancora il Lacrosse non ha ancora l’appeal dei maggiori sport italiani.
MONDIALI - L'International
Lacrosse Federetion – ILF è sorta nel 1974 in Canada dalle ceneri
dell’International Federation of Amateur Lacrosse fondata addirittura nel 1928.
Pur essendo uno sport nato e sviluppatosi in Canada, la squadra più forte a
livello mondiale, avendo vinto 9 titoli mondiali su 12 disputatisi, è quella Americana,
mentre le restanti 3 edizioni sono state vinte proprio dal Canada.
Altre squadre
di rilievo a livello mondiale sono l’Australia e l’Inghilterra, tutte facenti parte del Commonwelth.
Negli Stati
Uniti lo sport è regolarmente e largamente praticato a livello universitario
sia a livello maschile che a livello femminile e il Lacrosse viene seguito dal
pubblico e dai media in maniera assidua e spasmodica, dando una tale visibilità
che il ricambio generazionale non è mai mancato, ne a livello numerico ne a
livello di talento.
Nazionale Italiana Maschile hai mondiali di Manchester
Incidente diplomatico e risultato
a sorpresa.
Ai
mondiali del 2010 avvenne un vero e proprio incidente diplomatico che vide
coinvolta la nazionale Irochesi di cui ho parlato all’inizio. In occasione dei
mondiali di Manchester il governo britannico decise di non accettare i
passaporti dei nativi americani scatenando un putiferio che portò l’intervento
anche di Hillary Clinton, ma purtroppo i tempi tecnici non permisero agli
Irochesi di partecipare ai mondiali perdendo le proprie partite a tavolino.
I
nativi Americani si sono ripresi una bella rivincita ai mondiali successivi del
2014 svoltisi negli Stati Uniti ed in particolare nel Colorado.
In
tale edizione, che vide tra l’altro l’esordio di nazioni quali Costa Rica,
Belgio, Cina, Colombia, Israele, Russia, Thailandia e Uganda, segnò il ritorno
della compagine Irochese.
Gli
Irochese inseriti in un girone insieme a Stati Uniti, Canada, Giappone,
Australia e Inghilterra (protagonista dello sgarbo di 4 anni prima). La
nazionale dei nativi si classifica terza nel girone dopo Canada e Stati Uniti e
si prende una bella soddisfazione battendo 15 a 4 l’Inghilterra.
Alla
fine del torneo gli Irochesi si classificano terzi battendo nella finalina la
compagine Aussie (Australiana) per 16 a 5.
A margine possiamo anche ricordare che la nazionale italiana si classificò
al 18° posto, guadagnandone uno rispetto ai mondiali precedenti.
Ai
mondiali 2006 svoltisi in Canada a London in Ontario, la nazionale italiana
composta da soli Oriundi si è classificata al 10° posto (miglior risultato di
sempre) .
Quest'attività
sportiva è stata nel programma olimpico: la nazionale canadese detiene i titoli
olimpici del 1904 e 1908, le nazionali statunitense e britannica detengono
quello del 1948 a pari merito.
La nostra missione
Uno
dei motivi per i quali abbiamo voluto affrontare l’argomento Lacrosse è quello
che riguarda i prossimi Europei di Nymburk ai quali la giovane nazionale
Italiana femminile si è qualificata.
Come
già espresso in precedenza, il Lacrosse non ha sponsor di rilievo e le
giocatrici della nazionale di sono sempre autotassate per poter effettuare le
trasferte e per sostenere la maggior parte dei costi relativi alle partite.
Oggi
le orgogliose ragazze chiedono a tutti voi, a tutti noi di dare una mano
aiutandole economicamente per poter affrontare questa nuova meravigliosa
avventura. Sul sito ufficiale della Federazione italiana di Lacrosse (http://www.lacrosseitalia.it/) trovate un apposito spazio
dedicato a questa situazione denominato SUPPORTA
LA NAZIONALE – Portiamo la nostra nazionale Femminile agli Europei 2015.
Certo,
magari molti di voi rimarranno delusi dal mancato articolo sulle nuove maglie
dei top club europei o mondiali, ma abbiamo pensato che anche uno sport minore
come il Lacrosse meriti di avere visibilità per crescere nell’entusiasmo dei
giovani e per portare risorse economiche senza le quali certamente non si
possono migliorare i talenti già presenti.
E
allora attiviamoci e portiamo le nostre ragazze a Nymburk per questo piccolo sogno.
Fabrizio Roscitano
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