A volte le favole diventano realtà: le prime divise del Carpi in serie A targate Givova
Non possiamo non ricordare che Carpi, nell’era
del calcio moderno, è la 3° città non capoluogo di provincia per numero di
abitanti (circa 70.000) ad apparire in serie A dopo Sassuolo (circa 41.000) ed Empoli
(circa 48.000).
Prima della descrizione delle maglia vogliamo
precisare che il Carpi nel passaggio dalla serie B alla serie A ha deciso di
cambiare lo sponsor tecnico. Fino alla storica prima promozione in serie A, la
cavalcata che ha accompagnato il club dalla stagione 2010-2011 (anno in cui il
Carpi militava in Lega Pro seconda divisione), alla stagione 2014-2015, il piccolo club è stato accompagnato prima da
Macron e poi da Sportika.
Per la stagione che si appresta ad iniziare nella
serie dei “ricchi”, il Carpi ha deciso di affidare il design delle maglie all’azienda
italiana Givova che già accompagna altri club
italiani, quali l’Avellino.


Ma adesso passiamo alla descrizione delle maglie
2015-2016 del Carpi Football Club 1909.
HOME – La divisa
“home” si presenta con sfondo bianco sul quale si
inseriscono nella parte prossimale al collo numerose pinstripes orizzontali
rosse che nella parte centrale e distale diventano meno fitte e di colore grigio.
In alto a destra è presente il nome dello sponsor tecnico mentre nella
parte sinistra tra le pinstripes rosse è presente il logo del club. Nel
centro della maglietta è presente il main sponsor “Azimut Investimenti” con
scritta bianca su sfondo blu. Il colletto è a V di colore rosso e
bianco, i pantaloncini sono bianchi con logo e sponsor tecnico rispettivamente
a sinistra uno e a destra l'altro, mentre i calzettoni sono completamente bianchi.
Sul posteriore sono inseriti il numero ed il nome del
calciatore in rosso su sfondo completamente bianco mentre sul retro collo è
presente il simbolo del club.
AWAY – Per i match
lontani da casa, la maglia si tinge di rosso mentre le
maniche sono bianche con la ripetizione del logo quadrato con il baffo rosso, tipico del brand Givova.
Il colletto è sempre a V rosso e bianco. Le righe in questa maglia diventano
rosse, creando un effetto “tono su tono”. Lo sponsor tecnico è
in posizione centrale con il logo del club a sinistra. Il main sponsor, posto sempre in posizione centrale, è su sfondo bianco con dicitura blu. I
pantaloncini sono rossi con ripetizione dei loghi come nel primo completo ed
anche i calzettoni sono completamente rossi. Sul retro con colore rosso ci sono
il numero ed il nome del giocatore in bianco.
Ad oggi non si hanno notizie di una terza maglia.
CENNI STORICI
Tutto cominciò nel 1909 allorquando uno studente di rientro
da un collegio svizzero, Adolfo Fanconi con il nome di Jucunditas (felicità in
latino). Il nome cambiò dopo la fine della prima guerra mondiale in
Associazione Calcio Carpi con sede in un palazzo che il papà di Adolfo Franconi
vendette a Dorando Pietri al suo rientro dall’America.
Nel 1919 l’A.C. Carpi venne ammesso al campionato di
Prima Categoria, la massima derie dell’epoca, nel quale non riuscì mai a
primeggiare per la presenza delle corazzate Bologna e Modena.
I primi successi della Società emiliana sono
riconducibili alla vittoria del campionato di seconda divisione gruppo D,
gruppo semifinale B battendo l’Atalanta ma non potendo salire di categoria per
la riduzione del numero di squadre dei massimi campionati.
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Carpi Calcio 1922-1923 |
Bisogna fare un salto fino al secondo dopo guerra per
poter assistere ad una nuova vittoria delle compagine del Carpi Calcio e
precisamente nel 1945-1946 vincendo la serie C girone Alta Italia.
Altro balzo fino al 1963 nel quale in 15 anni il Carpi
Calcio riuscì ad aggiudicarsi per 3 volte la serie D.
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Carpi Calcio 1973-1974 |
Arrivando ai giorni nostri dalla stagione 2010-2011 alla
stagione 2014-2015 il Carpi è riuscito ad ottenere 4 promozioni riuscendo ad
approdare alla Serie A per la stagione che sta per iniziare.
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Carpi F.C. 1909 2010-2011 |
Carpi F.C. 1909 2013-2014 |
Lo stadio all’interno del quale il Carpi ha sempre
giocato le partite interne è il "Sandro Cabassi'' che ha una capienza complessiva
di circa 5.000 spettatori.
Lo stadio venne inaugurato nell'ottobre del 1928,
inizialmente intitolato a Mario Papotti (un ragazzo deceduto durante la guerra
civile spagnola) per poi, al termine della Seconda Guerra Mondiale, essere
intitolato a Sandro Cabassi, giovane partigiano aderente al Fronte della
Giovantù modenese morto nel 1944. La tribuna coperta venne inaugurata nel 1938.
Con l'arrivo in Serie C vennero inaugurate le due
tribune laterali e le strutture delle curve metalliche che furono poi chiuse
nel 2000. Negli anni '90 venne creata la tribuna distinti scoperta e viene
inoltre rinnovata la tribuna stampa.
Nel 2009 dopo la fusione con la Dorando Pietri vengono
inserite delle poltroncine rosse a creare la scritta 'CARPI' e vengono messi a
norma gli spogliatoi e ristrutturato il tunnel d'ingresso dei giocatori.
In seguito
alla promozione in serie A della squadra Emiliana la FIGC ha dichiarato la non
agibilità dello Stadio Cabassi definendo che il Carpi dovrà giocare le proprie
partite casalinghe allo Stadio Alberto Braglia di Modena.
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Stadio Cabassi |
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Stadio Braglia |
Nomi illustri cresciuti nel Carpi Calcio.
Nel Carpi Football Club 1909 o Cherp come viene
chiamato il club in dialetto emiliano, o i Falconi, che riprende il falco
presente nel logo, ha visto passare nelle proprie fila giocatori che o sul
campo o sulla panchina hanno contribuito a scrivere alcune pagine del calcio
nazionale e mondiale.
Possiamo ricordare Ivo Iaconi giocatore del Carpi dal
1977 al 1979 e apprezzato allenatore di squadre di rilievo come Pescara,
Brescia, Reggina, Taranto, Ascoli, Pisa e altre. Altro personaggio di rilievo è
Ivo Pulga che giocò a più riprese nel Carpi e che ha allenato il Cagliari in
serie A con alterne fortune. Ricordiamo anche Luigi De Canio che allenò il Carpi
nel 1996-1997 portando il Carpi alla finale promozione perdendo con il Monza e
che poi è riuscito a costruirsi una carriera da allenatore di tutto rispetto allenando
anche in Inghilterra il Queens Park Rangers.
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Luigi De Canio |
Passando ai giocatori possiamo ricordare Salvatore
Bagni che iniziò la propria carriera nel 1975 e dopo aver trascorso due
stagioni al Carpi spiccò il volo al Perugia riuscendo ad ottenere vittorie da
giocatore di un campionato con il Napoli e di due coppe Italia una con il Napoli
ed una con l’Inter.
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Salvatore Bagni con la maglia della Nazionale |
Ultimo ma non ultimo ricordiamo un calciatore che
passando nel Carpi allenato da De Canio, ha poi proseguito una carriera che lo
ha portato sul tetto del mondo con la vittoria del Mondiale di Germania 2006
oltre a numerose vittorie ottenute in campo nazionale e internazionale e che
risponde al nome di Marco Materazzi.
Marco Materazzi con la maglia del Carpi |
Il Carpi e l’esordio in A: «Ce la godremo, tra calcio e lambrusco». Sicuramente i Top Club hanno tutto un altro appeal, ma chissà se la favola del Carpi si prenderà delle soddisfazioni abbattendo qualcuno dei grandi presenti nel campionato Italiano. E, quindi, non sarebbe bello avere la prima maglia di serie A dell’ultima favola del calcio nostrano?
Fabrizio Roscitano
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