L'arancio-nero del Mestre, un abbinamento inusuale ed un ritorno in grande stile.


Quest'oggi ZM vi porta a Mestre, società dagli atipici colori arancio-neri con un passato in B (che per tanti anni si era chiamata Mestrina) scomparsa nel 1987 a causa della fusione con il Venezia. Entrambe le società erano finite in mano a Maurizio Zamparini che, accecato dal sogno di creare un'unica squadra metropolitana non si curò della storica rivalità tra le due compagini e diede vita a quello strano Venezia - Mestre che tempo dopo raggiunse il prestigioso palcoscenico della Serie A. 

La curva del Mestre allo stadio Baracca


A distanza di anni l'attuale patron del Palermo (società che curiosamente all'epoca fallì e rilevò proprio il titolo sportivo del Mestre) così commenta la sua scelta di unione: "Quella volta è stato un errore: l'ho fatto con raziocinio matematico e non tenendo conto dell'attaccamento ai colori delle due città. Io, essendo un foresto, pensavo che mestrini e veneziani fossero, se non, fratelli, almeno cugini. Invece si detestano amorevolmente, e nessuno è mai riuscito a metterli d'accordo, neppure quando eravamo in A ed avevamo gente come Recoba o Maniero, perché si facevano la guerra per una riga arancione, una riga verde o una riga nera."

La curva del Venezia Mestre allo stadio Penzo

La squadra metropolitana durò ben poco, nel giro di pochi anni la dicitura Mestre scomparve dal nome, il club si spostò dal Baracca di Mestre al Penzo di Venezia, solo l'arancione rimase a testimonianza dell'accaduto. Nel 1991 alcuni anti unionisti rifondarono la squadra che sfiorò la C1 nel 2001, ma anche a seguito di un fallimento il calcio a Mestre ultimamente era quello regionale e si erano create due distinte squadre.


Gli attuali stemmi di Mestrina e Mestre Calcio


Questo ancora per poco, nei giorni scorsi Mestre Calcio (militante in prima categoria) e la rifondata Mestrina (militante in eccellenza) si sono fuse, scambiando il titolo sportivo con l'Union Pro Mogliano che giocava in Serie D. Quindi nella prossima stagione Union Pro in eccellenza e una nuova squadra, l'AC Mestre in serie D con l'ambizione di tornare tra i professionisti.

Una possible unione dei due stemmi in un unico logo

La nuova società vorrebbe tornare a giocare nello storico stadio Baracca, che da anni senza una vera squadra padrona di casa sembrava destinato all'abbattimento. Curiosamente l'Unione Venezia arancio-nero-verde attualmente in Lega Pro si trova in difficoltà economiche e in caso di fallimento la corrente anti unionista veneziana vorrebbe una eventuale nuova squadra solo nero-verde, come lo era stata tra il 1907 e il 1987. Addirittura potrebbe quindi scendere in campo il derby della laguna, con i colori della tradizione.


La divisa del Venezia nel 1987, prima di aggiungere l'arancione mestrino



Questa estate aggiorneremo il pezzo con la presentazione del nuovo logo e delle divise con le quali l'A.C. Mestre tenterà la scalata ai professionisti.



Diego Angelotti




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