I colori dello storico ed amato Borussia Mönchengladbach in risalto nella maglia 2015/2016
« Per somma di risultati, continuità di rendimento e spettacolarità, il Borussia Mönchengladbach è stato forse la squadra europea più ammirata nell'arco di un decennio. »(Il Grande Calcio - Enciclopedia del Calcio Mondiale)
Cenni storici sulla città - Monchengladbach è una città di poco più di 250.000 abitanti che si trova nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, ad ovest del Reno tra Dusseldorf e il confine olandese; è un grande centro dell’industria tessile ed un importante snodo ferroviario del Basso RenoL’origine della città e da ricercare nella fondazione da parte di Gero, arcivescovo di Colonia, dell’abbazia di Gladbach nel 974, così chiamata epr il piccolo ruscello che scorreva nelle vicinanze e che oggi è interrato.Inizialmente il nome della città era semplicemente Gladbach, come viene tuttora richiamato comunemente, ma nel 1888 venne inserita la parola Munchen per distinguere la cittadina da un’altra quasi omonima che è l’attuale Bergisch Gladbach. Il suffisso Munchen venne poi abbandonato nel 1929 in quanto erroneamente si sarebbe potuto pensare che la città fosse un “sobborgo” di Monaco di Baviera. Nel 1960 si stabilizzò il nome inserendo l’attuale Monchen Gladbach.
Abbazia di Gladbach |
Storia del Club - Il Borussia
Monchengladbach nacque il 1° Agosto 1900 con il nome di Fussballklub Borussia
1900 Monchengladbach, per fortuna oggi conosciuto anche semplicemente come
Gladbach o Borussia MG, società polisportiva, come ancora oggi.
Fussklub Borussia 1900 Monchengladbach del 1900
Nel 1903
richiese l’affiliazione alla Federazione calcistica Vestflaica e dopo una
rapida ascesa già nel 1912 si qualificò per la finale del campionato venendo
però sconfitta dal Kolner BC per 1 a 0.
Nel 1914 la
società acquistò il centro sportivo “da Kull”, inaugurato nel 1919 con il nome
di Westdeutches Stadion e nello stesso anno si fuse con il Turnveirein Geramnia
1899 assumento il complicatissimo nome di VfTuR 1889 Monchengladbach.
Nel
1920 si prese la rivincita sul Kolner BC che venne sconfitto in finale di
campionato regionale per 3 a 1 dopo i tempi supplementari accedendo quindi agli
spareggi per il titolo nazionale. Il confronto con le squadre nazionali si
rivelò impari come evidente dal punteggio della prima e unica partita disputata
contro il Spielvereinigung Furth e persa per 7 a 0.
Dagli
albori balziamo al 1960, anno in cui, il Borussia MG si iscrisse sulla cartina
del calcio tedesco conquistando la sua prima coppa di Germania; infatti il 24
agosto il Borussia sconfisse il Colonia per 3 a 1 aggiudicandosi la Coppa della
Germania Occidentale che dava la possibilità di accedere alle semifinali della
coppa nazionale.
Il
7 Settembre al Preussen-Stadion di Munster 30.000 spettatori assistettero alla
sconfitta dell’Amburgo neo campione di Germania per 2 a 0 con una rete nei
primi minuti di capitan Brulls e sigillo finale di Brungs.
La
finale si svolse il 5 Ottobre al Rheinstadion di Dusseldorf davanti a 50.000 spettatori e l’avversario
era il temibile Karlsruhe già vincitore della coppa nazionale nel 1955 e nel
19556 e nella cui formazione militavano diversi nazionali. Ancora una volta il
Borussia segnò nei primi minuti: il capitano Brülls ricevette palla da Brungs
(sempre loro due), dribblò il portiere avversario e consegnò a Mühlhausen un
pallone da depositare in rete per l'1-0. Il Karlsruher pareggiò prontamente, ma
pochi minuti dopo il Borussia si riportò in vantaggio ancora grazie a Brülls,
il cui tiro fu respinto dal portiere proprio sui piedi di Kohn, che realizzò il
punto del 2-1. Dopo un'ora di gioco gli avversari pervennero nuovamente al
pareggio, ma due minuti più tardi sempre Brülls lasciò partire un tiro da
trenta metri che sorprese l'estremo difensore avversario e si insaccò per il
3-2 finale. Questa finale verrà definita dalla stampa teutonica come"…una
delle più belle e drammatiche finali di coppa del dopoguerra”.
Nel
1965 per la prima volta il Borussia ebbe accesso alla neonata (1963); alla
guida della squadra vi era Hennes Weisweilwer che stava allestendo una squadra
di giovani virgulti che espressero un gioco offensivo, veloce e travolgente che
valse al Borussia il soprannome di Die Fholen (I Puledri) e di cui ne facevano
parte Netzer, Heynckes, Vogts, Koppel. Tale squadrone fu protagonista per tutto
il decennio successivo sia in patria che in europa dando luogo ad un altro dei
soprannomi del club che si può restringere al solo periodo in oggetto Der
Mythos (Il mito).
Il Borussia diventato mito |
In
questo periodo, che possiamo circoscrivere tra il 1968 ed il 1978, il Borussia vinse
5 titoli nazionali, 2 coppe di Germania, 2 coppe Uefa, 1 supercoppa di Germania,
perse una coppa dei Campioni contro il Liverpool, arrivò altre due volte secondo
in Bundesliga, perse una finale di coppa Uefa, perse una finale di
Intercontinentale contro il Boca Juniors (al quale partecipò per la rinuncia
del Liverpool), fu eletta squadra tedesca dell’anno in due stagioni, e squadra
europea dell’anno in una occasione.
Inoltre
nel 1977 uno dei suoi giocatori, il danese Allan Simonsen, vinse il pallone d’oro
pur non avendo vinto la Coppa dei Campioni. Lo stesso giocatore detiene un
record ancora imbattuto e che per via della sparizione della Coppa delle Coppe,
nessuno potrà eguagliare, e cioè è l’unico giocatore che ha segnato nelle
finali delle tre maggiori competizioni europee ed in particolare nella finale
di Coppa dei Campioni del 1976-1977 con il Borussia contro il Liverpool, nella
finale di Coppa Uefa del 1974-1975 realizzando una doppietta con il suo
Borussia contro il Twente di Enschede e nella finale di Coppa della Coppe del
1981-1982 quando giocava nel Barcellona segnando il gol decisivo nella finale
contro lo Standard Liegi.
Allan Simonsen |
Allan Simonsen con il pallone d'oro |
E’
una delle tre squadre della Bundesliga che può vantare due stelle sul petto che
simboleggiano la vittoria di 5 campionati insieme al Borussia Dortmund e al
Bayern di Monaco (che è arrivato a 4).
Dopo questo
periodo d'oro iniziò un lento declino. Il Borussia continuò a stazionare nelle
posizioni di vertice in campionato e a ben figurare nelle coppe europee, ma
dovette attendere il 1995 per un nuovo successo, la vittoria della terza Coppa
di Germania vinta in finale contro il Vfl Wolfsburg. Questo fu l'unico acuto in
anni difficili, in cui una profonda crisi societaria portò la squadra ad
occupare stabilmente le zone basse della classifica e a retrocedere per due
volte in Zweite Bundesliga al termine delle stagioni 1998/99 e 2006/07.
Arrivando ai
giorni nostri il Borussia Monchengladbach si è stabilmente insediato alle
spalle della corazzata Bayern di Monaco ed in competizione con altri storici
club tedeschi come il Borussia Dortmund, lo Shalke 04, Vfl Wolsfburg, Bayer
Leverkusen si contende i posti disponibili per le coppe europee.
Stadio
Dal 1914 al 2004 il
Borussia Mg ha giocato le proprie partite interne nello storico Bokelbergstadion
che poteva ospitare 34500 spettatori tutti seduti.
L’ultima rete segnata
nello storico stadio venne siglata da Arie Van Lent attaccante olandese del
Borussia in una partita di Bundes vinta contro il Monaco 1860 per 3 a 1.
Il Bokelbergstadion |
Dal 2004 ed in
particolare dal 30/06/2004 il Borussia gioca nel modernissimo Borussia Park che
può ospitare 57067 spettatori di cui 37922 seduti.
Veduta aerea del Borussia Park |
Veduta serale dell'impianto |
Lo stadio è inserito
all’interno di un parco interamente dedicato allo sport dove è presente anche
il Warsteiner Hockey park, uno dei più bei stadi di hockey su prato del mondo.
LE MAGLIE
HOME – Lo sponsor tecnico della formazione della Renania Settentrionale-Vestfalia è l’Italiana Kappa. La maglia casalinga presenta un palo laterale sulla parte sinistra formato da una banda centrale verde con linee più sottili alternate in bianco e nero. Il colletto a “V” e nero come tutta la bordatura e la banda sulle spalle. Nella banda destra è inserita il logo (in tal caso rappresentato dalla scritta) dello sponsor tecnico, mentre nella fascia verde è presente in alto il logo del club: il caratteristico rombo con una grossa B all’interno sormontato dalle due stelle dorate. Nel centro della maglietta è presente il main sponsor "Postbank", che si occupa di materie finanziarie. Il retro della maglietta è completamente bianco e ospiterà il nome del calciatore ed il numero in nero. I pantalocnini anch’essi bianchi presentano il logo del club in basso a destra e quello dello sponsor tecnico specularmente a sinistra. I calzettoni sono bianchi e presentano a metà una fascia orizzontale che riprende il palo della maglietta.
PORTIERE – Per il portiere la Kappa ha pensato ad una maglia interamente blu esattamente come i pantaloncini
e i calzettoni. Nella maglietta sono presenti dei tratti bianchi sulle maniche
e sui lati. Nei calzettoni è invece presente, oltre al logo del
club, anche quello dello sponsor tecnico con i due calssici “omini” di spalle.
(N.B.: Ancora non si hanno news sulla maglia away)
Lo stemma e la mascotte - Si tratta di un rombo a strisce orizzontali bianco-nere in cui è incastonata una lettera "B" di colore nero bordata di bianco. Come accadde per la divisa di gioco si colorò negli anni settanta quando iniziò ad essere rappresentato all'interno di un rettangolo verticale di colore verde, per poi tornare all'originale versione bicolore dopo il centenario. L'espressione «die Raute im Herzen» («il rombo nei cuori») è comunemente usata tra i tifosi per esprimere la loro grande passione e il loro forte attaccamento alla squadra.
A
sostenere il Borussia in tutti gli incontri casalinghi è presente a bordo campo
il pupazzo Jünter, la mascotte della squadra che rappresenta un puledro
di colore nero con criniera bianca che indossa la divisa di gioco e sulla
maglia ha il numero 10.
Dopo
il restyling della sua figura avvenuto nel 2006 che lo ha reso
più moderno e simile a un fumetto, Jünter è diventato protagonista di una linea
di prodotti che vanno dall'abbigliamento per bambini all'oggettistica più
disparata e si possono trovare in tutti i punti vendita ufficiali del Borussia.
La sua immagine è stata fortemente rilanciata e utilizzata negli ambiti più
svariati, dalla cartellonistica alle auto di servizio dello stadio passando per
le rubriche a lui dedicate sul sito ufficiale della squadra.
In
questa categoria possiamo inserire Gunter Netzer che fu uno dei giocatori che
diede inizio al periodo d’oro dei “puledri”; Jupp Heynckes che è il giocatore
che ha segnato il maggior numero di gol per il Borussia, ben 195 e che poi
allenando il Bayern di Monaco di è portato a casa un prestigioso triplete;
Berti Vogts che è il recordman di presenze del club con ben 419 e che non ha
mai giocato con un’altar maglia che non fosse quella del Borussia e che
allenando la Germania si è portato a casa un europeo nel 1996; Uwe Rahn che nel
1986 da giocatore del Borussia arrivò secondo al mondiale Messicano; Allan
Simonsen di cui abbiamo già parlato primo e unico pallone d’oro del Borussia.
Giocatori e record del club - Il club ha avuto la fortuna di poter ospitare le gesta di grandi giocatori, che spesso hanno usato il Borussia MG per diventare grandi e poi balzare verso altri lidi dove sono riusciti a conquistare trofei che rimanendo con i “puledri” difficilmente sarebbero arrivati; altri invece hanno preferito trascorrere la maggior parte della carriera a Gladbach e naturalmente parliamo dell’epoca d’oro del club.
Un baffuto Berti Vogts |
Jupp Heynckes |
Arrivando
a tempi più recenti da segnalare giocatori quali Juan Arango, miglior talento
espresso dal Venezuela negli ultimi 15 anni; Olivier Neuville nazionale
tedesco, Stefan Effenberg talentuoso quanto delicato campione che andò via e
poi ritornò come il miglior figliol prodigo; Martin Dahlin svedese di colore,
protagonista della vittoria della Coppa di Germania del 1995; Marko Marin talento
che andato via dal Gladbach non riesce più a trovare la retta via.
Poi
ricordiamo Marco Reus che sta facendo le fortune del Borussia Dortmund; Heiko
Herrlich che la fortuna del Borussia Dortmund l’ha fatta dal 1995 al 2004;
Patrick Herrmann che è uno degli attuali pilastri della squadra; ultimo ma non
ultimo Marc Andrè Ter Stegen nativo di Monchengladbach e cresciuto nel vivaio
della squadra che ha recentemente vincitore della Champions League con il
Barcellona e l’ultimo pupillo di un club che guarda sempre con molta attenzione
al settore giovanile.
I
tifosi del Borussia non ricordano con piacere Lothar Matthaus che nonostante
abbia contribuito alla causa dal 1979 al 1984 vincendo anche un Europeo in
Italia nel 1980, prima della stagione 19893-1984 comunicò a tutti il suo
passaggio al Bayern di Monaco e cominciò ad inanellare prestazioni negative che
culminarono nel rigore decisivo sbagliato in finale di Coppa di Germania
proprio contro i suoi futuri compagnia bavaresi.
Lothar Matthaus con la fascia da capitano del Borussia, fu poi considerato "il traditore" |
Il
club vanta anche diversi record che fanno anche capire quanto la squadra abbia
avuto una rilevanza importantissima per il calcio tedesco, è stata infatti la
prima squadra della Bundes a vincere due titoli consecutivi nel
1960-1970/1970-1971; ha ancora oggi la più larga vittoria in campionato con un
12 a 0 del 29/04/1978 al malcapitato Borussia Dortmund, è stata la prima
squadra tedesca a partecipare alla Coppa delle Coppe nel 1960, prima squadra tedesca
a vincere la Coppa Uefa nel 1975, prima squadra tedesca ad avere in rosa un
giocatore ebreo Shmuel Rosenthal nel 1972-1973 e ultima squadra tedesca ad
esonerare un tecnico il 21/11/1989 quando tale sorte toccò a Wolf Werner.
Il grande Gunter Netzer con Shmuel Rosenthal |
NOTA PERSONALE - Non so voi, ma io credo che indossare la maglia di un club come questo che è entrato nella storia del calcio moderno e che non è ancora diventata una holding, sia quanto di più classico ci possa essere.
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