Ginevra cambia pelle: F.C. Servette e Joma, “binomio caliente’’ per le prossime tre stagioni.
Ginevra, 16 Aprile 2015 – I nostri lettori ormai sono avvezzi
al nostro stile giornalistico, sempre alla ricerca di ciò che altri non narrerebbero,
ma la cronaca deve raccontare ogni aspetto della realtà.
Oggi abbiamo il privilegio di
intrecciare il giornalismo d’assalto nel fascino di una tradizione calcistica
affascinante!
Trasvoliamo le Alpi, e andiamo a far visita ad uno dei club che
hanno fatto e continuano a fare la storia e il blasone del calcio elvetico;
atterriamo sulle sponde del lago di Ginevra per raccontarvi la nuova era dell’F.C.
Servette.
(Panorama, a destra del Jet d'eau si intravede il Monte Bianco). |
Facciamo un breve flash back per mettere a fuoco la notizia:
Il Servette Football Club Genève 1890, più semplicemente F.C. Servette, la
principale società calcistica della città di Ginevra. La sua fondazione risale
al 20 marzo 1890. Detentori di 17 Campionati svizzeri, 7 Coppe nazionali, 3
Coppe confederali ed anche 4 successi internazionali nella ormai desueta Coppa
delle Alpi; si può ben dire che i granata hanno fatto la storia del calcio rossocrociato.
La favola
del sodalizio “lacustre’’ si interrompe però, nel 2005, quando per problemi economici,
viene retrocessa in quarta serie, da dove riparte tra mille difficoltà. Dopo
ben 6 anni di “purgatorio’’, sia societario, che agonistico, con ben 3 cambi di
proprietà in questo lasso di tempo: (rilevata dal 2005 al 2008 dal fondo di
Dubai 32 Group), che ne risanò le finanze, e ne rilanciò l’immagine, sotto la
guida manageriale di un nome come Joao Alves, riportando i Ginevrini nelle
successive due stagioni in Challenge League (la serie cadetta d’oltralpe); il
gruppo di investimento lascia per scarsa redditività del progetto e scarsi
risultati sul campo. Il 12 marzo 2012, il presidente Majid Pishyar ha venduto
il club a un consorzio guidato da Hugh Quennec, presidente del club di hockey
della città, Genève-Servette HC . Il club è stato inizialmente ceduto a titolo
temporaneo per un mese per ottenere i finanziamenti necessari per uscire dalla
procedura di un ulteriore fallimento, il trust ha avuto successo, e
Pishyar rimase come "presidente
onorario" fino alla fine della stagione 2011-12, quando dopo il faraonico
investimento per il riammodernamento dell’avvenieristico Stade de Genève
(attualmente uno degli stadi più belli e confortevoli d’Europa), anche questa
proprietà è stata costretta ad abdicare a gran parte degli ambiziosi programmi
per il rilancio del club.
(Panoramica personale del nuovo Stade de Genève - prima di Italia vs Costa D'avorio) |
Abbandonato dalla cordata che lo aveva sopportato per
il progetto originario e per lo stadio; con alla guida solitaria lo stesso magnate
Quebequé nativo di Montreal e già proprietario della l franchigia
cittadina di ice Hochey, “Les Grenats’’, nella stagione 2010-2011 ha ritrovata la
promozione nella massima serie, grazie alla vittoria nello spareggio contro il Bellinzona, (anch'essa successivamente fallita).
Tutto questo trambusto societario, negli anni ha avuto come
degno contraltare, un vero “marasma’’ finanziario e di sponsorizzazioni più o
meno ufficiali, che ha coinvolto “inevitabilmente’’ anche le forniture
tecniche.
Negli anni del controllo 32 Group, i più attenti,
ricorderanno la comparsa dell’omonimo brand che fornì il Servette per 2
stagioni appena: fondato con investimento arabo-elvetico da Andrea Picciau,
imprenditore sardo, già fondatore del celeberrimo brand A-line, molto
conosciuto sino all’inizio degli anni 2000, quando cedette il brand Sardo in
mani nippo-coreane.
Dall’Esperienza di Picciau, sembrava poter originare un’ennesima
avventura di successo, ma l’illusione durò poco. Da quella deludente esperienza,
anche grazie all’amico Karembeu, il manager sardo ereditò gli assets, e nel 2011
origino 14 fourteen, continuando il rapporto con la nuova dirigenza attuale dei
granata, che tra l’atro ne sono diventati l’istitutional front testimonial,
amplificandone la visibilità su mercati internazionali in queste ultime tre
stagioni, con enormi vantaggi reciproci.
(I Kit vintage progettati da 14 fourteen per il Servette stagione 2014/\5). |
Ma come tutte le storie più affascinanti, anche le liasonnes
d’amore più coinvolgenti, tra le due “cenerentole’’ di svizzera, era destinata
a non durare per sempre!
A rapire il cuore del presidente Quennec, è stata Joma. Abbiamo avuto conferma di questa ghiotta primizia
dalla nostra fonte diretta in Joma Italia, che ci ha confermata la notizia.
Dopo mesi di corteggiamento l’arrembante società Castigliana, ormai, sempre più
leader Europea sul mercato globale.
“Dopo 8 anni di studio preliminare, apprezzati gli ultimi
anni di costante crescita, sia in termini di risultati (qualificazione ai preliminari
di Europa League in quella successiva ), che di consolidamento societario, Joma
ha deciso, affascinata dalla storia e dal blasone evocati dalle S cerchiata, di
corteggiare in maniera seria Les Grenats’’ convinti che possa essere una storia
affascinante per entrambe’’.
Sempre la nostra fonte ci conferma la durata effettiva del
contratto che legherà il sodalizio ginevrino alla “J’’ per le prossime tre
stagioni agonistiche a partire da Giugno, inizio del ritiro precampionato da
quelle parti.
La multinazionale iberica, conferma dunque la sua vocazione
strategica “aggressiva’’ e consolida così anche l’ennesima posizione “al sole’’,
per altro su un mercato, tassello quasi mancate, saturando così la geo dinamicità
del brand.
Joma, che da quest’anno veicolerà per l’appunto la sede
pugliese, ad hub intenazionale, fornirà al Servette F.C. le divise da gara,
leisure wear e per warm up, e studierà una collezione outfits personalizzata per
tutte le squadre della compagine “lacustre’’. Per il momento non siamo tenuti a
riferire, per ragioni di opportunità, i termini contrattuali dell’accordo in
divenire.Da sottolineare l’importanza strategica della sede barese del brand,
che è stata fulcro di tutta l’operazione, e che come anticipato, è destinata ad
assurgere ad un ruolo sempre di maggior preminenza nello scacchiere strategico
globale della company.
Vi promettiamo ulteriori ed imminenti anticipazioni sui lavori preparati da Joma per la nuova stagione di uno dei club illustri di Svizzera.
Secondo voi, il brand spagnolo ha messo a segno un colpo
intelligente per continuare a planare sul tetto del calcio mondiale? E cosa vi
attendereste dai designer iberici: che rispettino la storia del club, o
preferireste si ”lanciassero’’ su concept innovativi?
Alessio Pasquinelli.
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